Sabato 25 gennaio 2020 sarà il quarto anniversario dalla scomparsa, al Cairo, di Giulio Regeni.
Le autorità egiziane si ostinano ancora a non rendere noti i nomi di chi ha ordinato, di chi ha eseguito, di chi ha coperto e ancora copre il sequestro, la tortura e l’omicidio di Giulio. Sin dall’inizio esse hanno scelto la tattica del depistaggio, della perdita di tempo, delle promesse non mantenute. Loro interlocutori sono stati quattro, ormai, diversi governi italiani che non hanno saputo o voluto chiedere con la necessaria costanza e fermezza la verità per Giulio.
Ma quali sono i rapporti tra l’Egitto e gli altri stati?
Francia:
Francia ed Egitto hanno un solido rapporto, a tal punto che lo stesso Macron ha deciso di insignire il presidente egiziano della Legion d’Onore.
Negli ultimi 5 anni la Francia ha intrapreso uno scambio commerciale con l’Egitto dal valore di 5.2 miliardi di euro - inerente esclusivamente all’ambito militare.
Stati Uniti:
E’ risaputo che i regimi susseguitesi in Egitto sono quasi sempre stati sostenuti dagli Stati Uniti.
Ben 71.6 miliardi di dollari, nel corso di sessanta anni, sono stati erogati in aiuti volti sia al settore militare che per risanare le casse dello stato.
Le relazioni sono sempre state ottime, sino a quando l’Egitto non ha deciso di schierarsi contro l’organizzazione, dichiarata poi terroristica, Muslim Brotherhood.
Anche se sarebbe interessante concentrarsi anche sui legami tra Anthony Weiner, Huma Abedin ex-staff member del team di Hillary Clinton e la Muslim Brotherhood, oppure di quelli tra McCain il più centrista dei repubblicani, con Abdelkarim Belhajd membro conosciutissimo di Al-Qaeda.
Nella recentissima Covid-19 Relief Bill, votata nel congresso statunitense - e con il veto del Presidente uscente-, è saltata fuori una voce che prevedeva 1.3 miliardi di dollari in aiuti all’esercito Egiziano. Legge poi non passata data la sovrascrittura del congresso solo pochi giorni fa.
L’Average-Joe americano è contento con 600 dollari di sostegno durante il lockdown e aiuti da 1.3 miliardi ad uno stato che potrebbe avere ucciso un cittadino di uno paese alleato?
Germania:
Con il nuovo accordo commerciale, la Germania ha firmato, il 17 dicembre, l’invio di armi dal valore di 752 milioni di euro all’Egitto.
Italia:
I genitori di Giulio, dopo la scandalosa presa di posizione Egiziana, hanno deciso di prendere in mano la situazione e denunciando lo stato italiano per aver continuato le trattative di scambio commerciali in ambito di armamenti, nonostante la risoluzione del parlamento europeo che denuncia la violazione dei diritti umani (2020/2912(RSP))
L’Italia, dopo una valutazione eccezionale eseguita da parte del governo rispetto alle fregate Fremm che andavano a modernizzare la marina, con consegna prevista il 5 Giugno, decide di rigirarle il 25 Novembre e il 23 dicembre al governo Egiziano, con un accordo da 1.2 miliardi e una possibile espansione degli affari.
Non dimentichiamo poi come si aprì l’anno 2020: con una proposta di affari da 9 miliardi in armamenti per Al-Sisi.
Con un ministero sempre più debole e una sovranità sempre più nell’ombra, l’Italia rischia di diventa fanalino di coda dell’agenda internazionale.
di Antonio Puzalkov