La Cultura riapre le porte in molte Regioni. Con il passaggio della maggior parte delle regioni in zona gialla infatti, sono numerosi i musei (oltre alle mostre e alle aree archeologiche) che riaprono, tra le altre a Genova, Torino, Firenze, Padova e Roma (oltre a Bologna e Venezia, come anticipato nello scorso articolo).
In Liguria ad inaugurare il periodo d’aperture sono il Palazzo Ducale con la mostra su Michelangelo e i Musei di Strada Nuova, lo spazio di storici palazzi nobiliari della Repubblica Genovese, con un laboratorio “dietro le quinte” assieme ai curatori degli spazi tra gli altri di Palazzo Bianco e Palazzo Rosso, con le collezioni di Arcimboldo, Albrecht Dürer, Guercino, Ottavio Leoni e Bernardo Strozzi e il mobilio del XVIII e del XIX secolo. Seguiranno dal 4 febbraio il Museo del Risorgimento, il Museo d’Arte contemporanea Villa Croce (con annessa mostra Autunno Blu), il Museo di Storia Naturale G. Doria (con la mostra Mythos legata al mondo della creature mitologiche prolungata ancora una volta sino al 29 agosto), il Museo d’Arte Orientale E. Chiossone, il Museo Wolfsoniana e la Casa di Colombo. Per la Lanterna bisognerà attendere invece il 5 febbraio e per il Galata Museo del Mare con annesso sommergibile Nazzario Sauro l’11 febbraio.
In Piemonte la Reggia di Venaria spalanca i suoi cancelli con il Piano Nobile, i meravigliosi giardini e la mostra dedicata al fotografo Paolo Pellegrin, gratis per gli under 26 lungo il mese di febbraio e a solo un euro la visita ai giardini per tutti, mentre il Castello di Rivoli attenderà la prossima settimana. Segue nel capoluogo, a Torino, il Museo Egizio, gratuito sino al 5 febbraio su prenotazione online. Riaprono i palazzi gestiti dalla Fondazione Torino Musei, dal Museo d’Arte Orientale alla Galleria Civica d’Arte Moderna passando per il Palazzo Madama con la mostra World Press Photo Exhibition 2020. Riaprono inoltre i Musei Reali, compositi dal Palazzo Reale, dalla Galleria Sabauda, dall’Armeria, dai Giardini Regi e dal Museo di Antichità, oltre a tutte le altre dimore sabaude, quali Palazzo Carignano, Villa della Regina, il Castello di Moncalieri e il Castello di Agliè.
Milano invece aspetta ancora. Solo dal 9 febbraio saranno fruibili le mostre di Palazzo Reale “Divine e Avanguardia. Le donne nell’arte russa”, “Prima, donna. Margaret Bourke-White” e quella del Castello Sforzesco “Giuseppe Bossi e Raffaello”. Dalla stessa data saranno accessibili il Museo del Novecento, il Museo Archeologico, il Museo Francesco Messina, il Mudec e il Padiglione d’Arte Contemporanea. Le collezioni permanenti del Castello Sforzesco, la Galleria d’Arte Moderna, il Museo del Risorgimento e Palazzo Morando dovranno attendere invece il 16 febbraio. Ancora da definire il Brera, il Museo della Scienza e il Memoriale della Shoah.
A Roma il Colosseo è protagonista alla riapertura di un concerto degli allievi dell'Accademia di Santa Cecilia. Presso l’Anfiteatro, prenotabile online ma day by day (onde preventivare eventuali chiusure forzare al manifestarsi della Pandemia), sarà inoltre visibile per la prima volta un dipinto murale della città di Gerusalemme realizzato nel XVII secolo sull'arco di fondo della porta Triumphalis. Riaprono inoltre Palazzo Barberini, Galleria Borghese, Villa Giulia (col Museo Etrusco), oltre ai Musei Vaticani e l’area archeologica di Ostia Antica.
In ultimo Padova, dove la Cappella degli Scrovegni è stata tra gli obiettivi principali dei turisti, assieme alla mostra su Van Gogh, curata da Marco Goldini. Il Sindaco euganeo (Sergio Giordani) e l’assessore alla Cultura (Andrea Colasio) sono tuttavia in testa ad una protesta degli amministratori e dei curatori museali contro la decisione di tenere i musei chiusi nel weekend, senz’altro una delle occasioni più importanti per il mondo della cultura.
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